Chi Siamo
Storia di un rimedio alpino
L’inizio di una storia tramandata
Non esiste un vero archivio, nessun documento che racconti la nascita di questo unguento. Solo voci, ricordi e la memoria viva di chi lo ha incontrato lungo il cammino.
Tutto è cominciato quasi per caso, nel 2004, quando una signora entrò in negozio con alcune carte tra le mani. Le conservava con cura: parlavano di un unguento che usava da anni ma che non riusciva più a trovare.
L’incontro con Giovanni
Noi, incuriositi, decidemmo di scoprirne l’origine.
Così incontrammo Giovanni, un signore di montagna di Belluno: uomo semplice, riservato, con la conoscenza di chi vive in sintonia con il bosco. A causa delle sue condizioni di salute, Giovanni aveva smesso di partecipare a fiere e mercatini, fu per questo che la signora non lo vedeva più alle manifestazioni locali.
Riuscimmo a contattarlo in tempo e ad acquistare tre forniture, poco prima che se ne andasse. Da allora, qualcosa di magico è rimasto legato a quell’unguento: le persone tornavano in negozio a raccontare che funzionava, che dava sollievo, che “aveva qualcosa di buono dentro”.
Il piccolo miracolo della montagna
Non volevamo lasciar svanire quel piccolo miracolo alpino.
Di Giovanni restano pochi segni: alcuni fogli ingialliti, scritti a mano, dove annotava le considerazioni di chi aveva provato il suo unguento.
Ma soprattutto resta la sua formula: resina naturale di larice, estratti di piante officinali e cera d’api, miscelati con metodo antico per ottenere un prodotto dalle mille qualità, capace di unire scienza, esperienza e rispetto per i ritmi naturali.
Il larice e il suo messaggio
Oggi la resina di larice proviene dalla Val di Sole, una valle trentina che conserva lo stesso equilibrio che Giovanni cercava tra uomo e natura e dove il gesto della raccolta mantiene il suo senso originario.
Il Larice, simbolo di indipendenza e fortificazione della psiche, rappresenta forza, coraggio e chiarezza.
Quando viene ferito, secerne resina per guarire: un segno di resilienza che continua a ispirarci. Da questa forza nasce l’Unguento dei Nonni — un rimedio naturale che porta ancora con sé la vita che ricuce, che rigenera, che si rinnova.
Il filo che continua
Tra le sue radici nodose si sente ancora quell’aria di montagna che Giovanni conosceva così bene.
Ed è da lì che tutto continua: con rispetto, gratitudine e la stessa cura di un tempo.
Perché rivolgere lo sguardo al passato non vuol dire tornare indietro, ma migliorare il presente — come il presente, a sua volta, servirà per costruire un futuro più consapevole.
Le origini del nostro negozio
Da una necessità a una scelta di vita
La nostra storia nacque da una necessità, prima ancora che da un’idea.
Era il 1998: nostra figlia frequentava l’asilo e cominciò ad avere problemi di dermatite. Il pediatra ci consigliò di cambiare prospettiva: rivedere l’alimentazione, scegliere ingredienti più naturali, avvicinarci al biologico.
A quei tempi il “bio” non era ancora ovunque.
Era un piccolo mondo fatto di botteghe, di piccoli produttori appassionati e di persone che cercavano alternative vere in un panorama che iniziava appena a cambiare.
Fu lì che scoprimmo un universo nuovo, fatto di etica, attenzione al benessere della persona e rispetto per la natura: valori che da subito sentimmo risuonare con il nostro modo di essere.
Due anni dopo, nel 2000, decidemmo di aprire il nostro negozio. Non per seguire una tendenza, ma per condividere un modo di vivere: più consapevole, più sincero, più vicino alla terra. Era una scelta coraggiosa. All’epoca, in Italia, la spesa per prodotti biologici rappresentava appena lo 0,7% degli acquisti alimentari totali.
Ma a muoverci non era il mercato: era la convinzione che natura, salute e alimentazione fossero parte dello stesso equilibrio.
Quel problema di pelle fu solo il punto di partenza.
Il vero cambiamento avvenne dentro di noi: nacque un legame profondo con la terra, con i suoi ritmi, con il rispetto per ciò che cresce e si trasforma.
Da quel gesto semplice, nato in famiglia, cominciò tutto: un percorso che ancora oggi portiamo avanti con la stessa passione, la stessa curiosità e lo stesso credo.
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Definizione breve e diretta, e rimando all’articolo dell’unguento.
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